mercoledì 22 febbraio 2017

Part-time alternativo al congedo parentale

I genitori possono chiedere il lavoro part-time con riduzione massima di orario del 50% in luogo del congedo parentale: requisiti, regole e priorità


La riforma dei contratti nell’ambito del Jobs Act ha introdotto nuovi strumenti di conciliazione lavoro famiglia: entrambi i genitori possono ad esempio chiedere al posto del congedo parentale la trasformazione temporanea del contratto di lavoro in part-time, ossia a tempo parziale. Il lavoratore può chiedere, per una sola volta, la trasformazione del rapporto da tempo pieno a part-time in luogo del congedo parentale, per un periodo di tempo corrispondente e una riduzione di orario non superiore al 50%.



Il congedo parentale, regolamentato dagli articoli 32 e seguenti del Dlgs 151/2001 (il testo unico dei diritti a sostegno della genitorialità dei lavoratori), può durare per i due genitori al massimo 10 mesi, con un tetto di 6 mesi per ciascuno di essi. Se ne deduce che i limiti temporali di questa alternativa: 10 mesi complessivi da dividere fra i due genitori, con limite di 6 ciascuno
Un altro dei decreti approvati dal Governo in attuazione del Jobs Act, quello sulla conciliazione dei tempi lavoro-famiglia, prevede inoltre che il congedo parentale, prima limitato ai primi 8 anni di vita del bambino, si possa chiedere fino al compimento dei 12 anni del figlio. Quindi, anche il part-time alternativo può essere utilizzato nei primi 12 anni di vita del figlio
Il lavoratore o lavoratrice con  figlio convivente di età fino ai 13 anni o portatore di handicap ai sensi dell’articolo 3 della legge 104 del 1992, hanno la priorità nella trasformazione del contratto da tempo pieno a part-time. In tutti i casi in cui il lavoratore abbia trasformato il rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time, ha il diritto di precedenza nelle assunzioni con contratto a tempo pieno per l’espletamento delle stesse mansioni o di quelle equivalenti a quelle oggetto del rapporto di lavoro a tempo parziale. Questa disposizione non ha effetto sulla norma che prevede il part-time in luogo del congedo parentale, perché in quel caso la trasformazione a tempo parziale deve durare solo per il periodo corrispondente al congedo parentale (quindi per dieci mesi complessivi per i due genitori). Ma, negli altri casi in cui il lavoratore chiede il part-time per esigenze familiari, scatta invece questo diritto di precedenza.
Si ha diritto di chiedere prioritariamente il part-time per una serie di esigenze di carattere familiare legate non solo alla presenza di figli: lavoratori affetti da patologie oncologiche o da gravi patologie cronico-degenerative ingravescenti che riducano la capacità lavorativa, eventualmente anche a causa degli effetti invalidanti delle terapie salvavita, patologie oncologiche o gravi patologie cronico-degenerative riguardanti coniuge, figligenitori, necessità di assistenza di una persona convivente con totale e permanente inabilità lavorativa, alla quale è stata riconosciuta una percentuale di invalidità pari al 100%.
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sabato 4 febbraio 2017

IUniScuoLa Senior:Al Centro Anziani “Ricordi” si mangia bene


L’incontro della Commissione Politiche Sociali del Municipio 3, svoltosi martedì 24 gennaio 2017 presso la sede del Municipio, aveva lo scopo di presentare l’attività del Centro Socio Ricreativo Culturale “Ricordi” di via Boscovich.


Prima di entrare in argomento, gli assessori Scarinzi, Costamagna e la Presidente della Commissione Rosco hanno espresso le loro lodi all’attività del Centro, dove più volte sono stati ospiti a pranzo, e dove si sono trovati molto bene.


Il Presidente del Centro, Franco Gabriele, ha quindi presentato l’attività da quando è stato eletto: oltre ai servizi offerti gratuitamente dal Comune (corsi di ginnastica, di inglese, sui problemi dell’alzheimer) sono stati impegnati ad organizzare pranzi, gite, tombola e balli.


Il Centro, in base allo statuto, ha la missione di promuovere “la partecipazione dei cittadini alle proposte culturali, ricreative e sportive presenti sul territorio, e di stimolare e organizzare la partecipazione a forme di solidarietà rivolte ai cittadini con problemi”, di promuovere  cioè anche il senso civico e di responsabilità dei cittadini. Alcuni soci presenti all’incontro hanno espresso qualche perplessità sulle attività svolte fino ad ora e sui modi in cui vengono utilizzate le risorse messe a disposizione dal Comune.


Altri soci hanno inoltre espresso insoddisfazione per come è stata gestita la recente assemblea per l’approvazione del bilancio, alla quale erano presenti l’assessore Scarinzi e il funzionario del Comune Errico. Ritengono infatti che non siano state date le informazioni opportune e che la sua conduzione sia stata non sufficientemente trasparente.


L’assessore Scarinzi ha voluto precisare che se qualcuno ha dubbi sull’attività del Centro può rivolgersi alla magistratura.


L’incontro è terminato con poca soddisfazione da parte di diversi soci presenti e la richiesta da parte della minoranza della Commissione Politiche Sociali del Municipio 3 di ulteriori approfondimenti sull’attività del Centro e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.


Anna Reali
La Voce Dei Senior: Al Centro Anziani “Ricordi” si mangia bene: L’incontro della Commissione Politiche Sociali del Municipio 3, svoltosi martedì 24 gennaio 2017 pr esso la sede del Municipio, aveva ...