Organizzazione Mondiale della Sanità
Linee guida per un invecchiamento in salute - 1^
Le Linee guida di Heidelberg per la promozione
dell’attività fisica
per le persone anziane
versione italiana a cura di:
Federico Schena &
Francesca Menna
(CeBiSM - Università di Trento)
Programma Invecchiamento e Salute
Divisione di Promozione, Educazione e Comunicazione della salute
1997
Linee guida per promuovere l’attività fisica per le persone anziane.
Contenuti:Linee guida per promuovere l’attività fisica per le persone anziane.
Destinatari
Scopo
1. Evidenze
2. Benefici dell’attività fisica
3. Chi dovrebbe essere fisicamente attivo?
4. Promuovere e facilitare una maggiore attività
fisica
5. Organizzare l’attività fisica
6. Tipologie di attività fisica
7. Ricerca
LINEE
GUIDA di HEIDELBERG PER PROMUOVERE
L'ATTIVITA' FISICA PER GLI ANZIANI.
TARGET: Persone anziane
Una regolare attività
fisica giova agli individui durante l'intero arco della vita. Le seguenti linee
guida sono state messe a punto, tuttavia, per promuovere l'attività fisica nella
seconda parte della vita.
Nonostante la maggior
parte dei contenuti possano ritenersi validi per tutte le età, il comitato
scientifico incaricato di sviluppare queste linee guida ha identificato come
target più appropriato gli individui appartenenti alla fascia d'età superiore
ai 50 anni.
I 50 anni segnano un
momento della mezza età in cui una regolare attività fisica può essere particolarmente efficace nel ridurre ed
evitare i rischi fisici, psicologici e sociali spesso associati all'avanzare
del tempo.
Tali benefici riguardano
la maggior parte degli individui a prescindere dal loro stato di salute e/o di malattia.
All'interno di queste
linee guida l'attività fisica è definita come tutto il movimento svolto
quotidianamente, incluse le attività lavorative, ricreative, sportive etc.
E’ noto che gli effetti
preventivi e riabilitativi di una regolare attività fisica risultano
ottimizzati qualora l'esercizio viene iniziato in giovane età piuttosto che in
età avanzata.
L'attenzione è
focalizzata sull'impatto di una regolare attività fisica su entrambi i sessi.
Tuttavia, a causa delle differenze storiche nella pratica dell'attività fisica
tra i due sessi, e per la maggior percentuale di donne tra gli anziani, il
Comitato scientifico è cauto nell'affermare che le linee guida siano universali
ed applicabili a tutti gli individui allo stesso modo.
E' evidente che queste
devono essere sufficientemente flessibili affinché siano significative per
un'ampia gamma di gruppi sociali e culturali.
SCOPO: Fornire linee
guida per facilitare lo sviluppo di strategie e politiche da adottare negli
interventi indirizzati alla popolazione finalizzati a mantenere e/o
incrementare il livello di attività fisica in tutte le persone anziane.
* Queste linee guida
sono state preparate da un comitato scientifico, sottoposte ai partecipanti al
4° Congresso Internazionale su Attività Fisica, Invecchiamento e Sport
(Heidelberg, Germania, Agosto 1996) e messe a punto presso l'OMS.
1.
EVIDENZA
“Una
attività fisica appropriata può essere divertente e vantaggiosa per tutti”
La maggior parte delle persone che pratica
attività motorie ricreative lo fa perché è divertente e piacevole; tuttavia, è ampiamente dimostrato
che l’attività fisica è associata ad un significativo miglioramento nelle
abilità funzionali e nello stato di salute e
può frequentemente prevenire alcune patologie o diminuirne la loro
severità. E’ importante notare, tuttavia, che molti di questi benefici
richiedono una frequenza regolare e continua e possono essere rapidamente
perduti con un ritorno all’inattività.
Evidenza
Scientifica
L’attività
fisica regolare........
a. aumenta
il generale stato di benessere
b. migliora
globalmente la salute fisica e psicologica
c. aiuta
a conservare l’autosufficienza
d. riduce il rischio di sviluppare alcune
malattie non trasmissibili (es. cardiopatia ischemica,
ipertensione ....)
e. aiuta a controllare specifiche condizioni
di vita (es. stress, obesità) e di
patologia (es. diabete. ipercolesterolemia)
f.
aiuta a minimizzare le conseguenze
di alcune disabilità e può aiutare nella gestione delle condizioni di dolore
cronico
g.
potrebbe aiutare nel modificare
l’immagine stereotipata della vecchiaia
2.BENEFICI
DELL’ATTIVITA’ FISICA:
A. per l’individuo
1.
Fisiologici
i. benefici immediati:
a. Glicemia: L’attività fisica aiuta a regolare i
livelli ematici di glucosio
b. Attività catecolaminica: I livelli di adrenalina e
noradrenalina sono stimolati dall’attività fisica.
c. Sonno: E’ stato riportato che l’attività fisica
migliora la qualità e la quantità del sonno
in individui di tutte le età.
ii. Effetti a lungo termine:
a. Resistenza aerobica/cardiovascolare:
sostanziali miglioramenti in quasi tutti gli aspetti della funzione
cardiovascolare sono stati osservati dopo un appropriato allenamento fisico.
b. Resistenza e potenziamento muscolare:
Individui di tutte le età possono trarre beneficio da esercizi di rafforzamento
muscolare. L’allenamento di forza resistente può avere un significativo impatto
sul mantenimento dell’autosufficienza nell’anziano
c. Flessibilità: l'esercizio fisico aiuta
a preservare e a ripristinare la flessibilità
d. Equilibrio/coordinazione:
una regolare attività aiuta a prevenire e/o a ritardare la diminuzione
dell'equilibrio e del coordinamento legata all'età che rappresenta uno dei
maggiori fattori di rischio di caduta.
e. Velocità di
movimento: una caratteristica dell'invecchiamento è il rallentamento
funzionale. Attraverso una regolare attività fisica è possibile posticipare
tale inconveniente
II
Psicologici
i. benefici immediati:
a. Rilassamento:
una appropriata attività fisica favorisce il rilassamento
b. Riduzione dello
stress e dell’ansia: è dimostrato che un’attività fisica regolare può
ridurre stress ed ansia
c. Miglioramento
dell’umore: molte persone riferiscono un miglioramento dell’umore dopo una
appropriata attività fisica.
ii.Effetti a lungo termine:
a.
Benessere generale: Incrementi in quasi tutti gli aspetti delle funzioni
psicologiche sono state osservate dopo periodi prolungati di attività
fisica
b.
Migliore salute mentale: L’esercizio fisico regolare può portare un
contributo rilevante al trattamento di numerose malattie mentali comprese la
depressione e le nevrosi
c.
Incrementi cognitivi: L’attività fisica regolare può aiutare a ritardare
il declino correlato all’età della velocità del Sistema Nervoso Centrale e
migliorare il tempo di reazione
d.
Controllo e prestazioni motorie: L’attività regolare aiuta a prevenire
e/o a ritardare il declino associato all’età nelle prestazioni motorie fini e
grossolane
e.
Acquisizione abilità motorie: Nuove abilità possono essere imparate ed
abilità esistenti possono essere affinate da tutti gli individui senza limiti
di età.
III
Sociali
i. Benefici immediati
a.
Rafforzamento degli individui anziani: Una grande percentuale della
popolazione anziana adotta gradualmente uno stile di vita sedentario che con il
tempo costituisce una minaccia di riduzione dell’indipendenza e
dell’autosufficienza. La partecipazione a corsi appropriati di attività fisica
può aiutare a rafforzare gli individui anziani e assisterli nel assumere un
ruolo più attivo nella società.
b.
Aumentata integrazione sociale: I programmi di attività fisica,
particolarmente quando sono realizzati in piccoli gruppi e/o in ambito sociale,
aumentano le interazioni sociale e interculturali per molti anziani.
ii. Effetti a lungo termine:
a.
Aumentata integrazione: chi
svolge una regolare attività fisica difficilmente tende a chiudersi in se
stesso e più propenso, invece, alla partecipazione attiva alle attività sociali
b.
Formazione di nuove amicizie: la
partecipazione all'attività fisica, specialmente se svolta in piccoli gruppi o
altri contesti sociali, offre l'opportunità di nuove amicizie e conoscenze
c.
Ampliamento dei rapporti sociali: l'attività fisica offre l'opportunità
di ampliare la propria rete sociale
d.
Mantenimento del ruolo ed acquisizione di nuovi ruoli: uno stile di vita
attivo dal punto di vista fisico spinge a frequentare ambienti stimolanti
necessari per mantenere un ruolo attivo nella società e ad acquisire nuovi
ruoli positivi.
e.
Aumento delle attività intergenerazionali: in molte società l'attività
fisica offre l'opportunità di contatti intergenerazionali diminuendo così la
percezione stereotipata dell'invecchiamento
(I
BENEFICI DELL’ATTIVITA’ FISICA)
b. Per la Società
i.
Ridotti costi di assistenza sanitaria e
sociale: l’inattività fisica e la vita sedentaria contribuiscono alla
diminuzione dell’indipendenza e all’insorgenza di molte malattie croniche. Uno
stile di vita fisicamente attivo può aiutare a ritardare l’insorgenza della
disabilità fisica e della malattia riducendo conseguentemente in misura
significativa i costi dell’assistenza sociale
e sanitaria.
ii.
Aumento della produttività degli
anziani: le persone anziane sono in
grado di offrire un rilevante contributo alla società. Uno stile di vita attivo
aiuta gli anziani a mantenere un’indipendenza funzionale ed a ottimizzare
l’entità del contributo che essi sono capaci di apportare alla società
iii. Promozione di una immagine dell’anziano
positiva ed attiva: Una società che promuove uno stile di vita attivo per
gli anziani raccoglierà più facilmente i benefici della ricchezza di esperienza
e saggezza propria degli anziani nella comunità
CHI DOVREBBE ESSERE FISICAMENTE ATTIVO?
“ATTIVITA’ FISICA E SPORT PER TUTTI”
I. Individui di tutte le
età possono iniziare a trovare piacere nell’attività fisica ad ogni età e
trarne i benefici.
II. L’attività fisica
regolare presenta significativi benefici fisici, psicologici, sociali e
culturali per individui di tutte le età, comprendendo le persone con specifiche
limitazioni fisiche e disabilità.
III. Individui e gruppi
con necessità specifiche possono avere particolari esigenze che devono essere
soddisfatte per ottimizzare l’efficacia dell’attività fisica, sia a breve che a
lungo termine (es. accessi speciali,
riduzione delle barriere ambientali,
programmi modificate ed attrezzature adattate). La messa in atto di strategie,
politiche e programmi educativi deve tenere in considerazione le particolari
necessità e le richieste di questi soggetti.
Le necessità di
specifici programmi di attività fisica varierà in funzione della posizione del
singolo individuo lungo la scala Salute - Fitness (vedi fig.1)
Scala
Salute – Efficienza
Fisicamente Fisicamente Fisicamente
efficienti non
efficienti non effic. fragili
Sani GRUPPO
I
Non sani GRUPPO II
Indipendenti
Non sani
GRUPPO III Dipendenti
Figura
1
Gruppo
1 Fisicamente efficienti - Sani
Questi individui sono regolarmente inseriti in
programmi appropriati di attività fisica, possono essere ritenuti fisicamente
efficienti e possono partecipare in tutte le attività del vivere quotidiano.
Gruppo
2: Fisicamente non efficienti - Non sani,
indipendenti
Questi individui non sono inseriti in programmi di
attività fisica. Nonostante conducano ancora una vita indipendente, stanno
sviluppando patologie multiple croniche che pregiudicano la loro indipendenza.
L’attività fisica regolare può aiutare a migliorare le capacità funzionali e a
prevenire la perdita di indipendenza.
Gruppo
3: Fisicamente non efficienti -Non sani, dipendenti.
Questi individui non sono più in condizione di
condurre una vita indipendente nella società per una serie di ragioni fisiche
e/o psichiche. Una appropriata attività fisica può migliorare
significativamente la qualità della vita e restituire indipendenza in alcune
aree funzionali.
4.
PROMUOVERE E FACILITARE UN AUMENTO DI ATTIVITA’ FISICA
E’ necessario sviluppare strategie che portino ad
un aumento del livello di attività fisica all’interno di tutti i segmenti della
popolazione. Un obiettivo di sanità pubblica di questo genere può essere
raggiunto solo influenzando:
I.
Politica sanitaria
E’ necessario stimolare una maggiore
considerazione per l’importanza di una attività fisica regolare tra i responsabili politici a tutti i livelli
di amministrazione.
i. Internazionale
ii Nazionale
iii. Regionale
iv. Locale
II.
Educazione, informazione e creazione di ambienti che favoriscano l'attività
fisica
Esiste anche la necessità di coinvolgere un ampio
numero di settori nella disseminazione dell’informazione sull’invecchiamento in
salute e nel sostegno alla creazione di condizioni ambientali favorevoli per la
promozione dell’attività fisica, quali:
i la famiglia
ii i gruppi di sostegno (es. Consigli Nazionali sull'Invecchiamento)
iii i servizi sociali
iv le associazioni non governative
v i mass media
vi i gruppi di auto aiuto
vii le strutture sanitarie
Team di assistenza primaria
ospedali,
case di cura
assicurazioni
viii le università
ix i
centri riabilitativi e terapeutici
x le strutture residenziali
xi le
organizzazioni private e pubbliche
xii i club sportivi e sociali
5. Mettere in atto l’attività fisica
I. L’attrezzatura
i. Non è necessario
avere attrezzature costose
ii. L’attività fisica
può risultare efficace anche in ambienti con spazi e risorse limitati (es. in
casa)
iii. Il posto di lavoro può essere un luogo appropriato per
fornire programmi di attività fisica.
II. Indicazioni per la sicurezza
i. Un controllo medico
può essere desiderabile per alcuni individui prima di iniziare un programma di
attività fisica
ii. Un addestramento
adeguato a tutti i livelli (Partecipanti, Istruttori, responsabili dei
programmi e delle valutazioni) è raccomandato.
iii. Ambienti sicuri
sono importanti (es. luci adeguate, scale)
iv. Riduzione degli
ostacoli ambientali
III. I fattori motivanti (le motivazioni)
i. L’attività fisica può
essere un divertimento
ii. l’amicizia
iii. L’aumentato
controllo sulla propria esistenza
iv. Attività per tutta
la durata della vita
v. aumentato stato di
salute e benessere..
IV
GLI OSTACOLI ALL'ATTIVITA' FISICA
1. Mancanza
di informazioni sull'attività fisica e l'invecchiamento:
a-
tra gli anziani
b-
tra i membri della famiglia
c-
nelle strutture sanitarie
d-
nella società
2. Immagini
stereotipate dell'invecchiamento
3. Insufficiente
supporto sociale
4. Inadeguato
supporto ambientale (es. trasporti, accessi, pianificazione urbana)
5. Storie
di vita, aspetti biografici incluse cattive esperienze con lo sport
6. Attitudine
negativa verso lo sport e l'esercizio fisico
7. Squilibrio
tra lo sforzo necessario e gli obiettivi raggiunti
8. Ostacoli
di tipo sociale verso uno stile di vita salutare
9. Ambienti
sociali e culturali inadatti
10. Determinate
condizioni mediche che possono richiedere programmi di attività diversi.
6. TIPI DI ATTIVITA’ FISICA
Molti individui hanno
uno stile di vita fisicamente attivo senza partecipare necessariamente in un
programma formale di esercizio. Attraverso le attività usuali della vita
quotidiana - come il lavoro, gli acquisti, le pulizie e la preparazione dei
pasti una persona può mantenere un adeguato livello di attività, anche senza un
elevato livello di prestazioni aerobiche.
Il primo messaggio da
dare agli individui quando invecchiano è che essi devono rimanere attivi nella
vita di tutti i giorni. Tuttavia nelle società industrializzate, gli stili di
vita sono spesso associati con un livello di attività fisica inferiore a
livelli adeguati.
Programmi strutturati di
attività forniscono la possibilità alle persone di promuovere uno stile di vita
attivo. Le raccomandazioni per questi programmi includono:
i. Attività in gruppo
e/o individuale non hanno una assoluta necessità di essere eseguite con una
supervisione
ii. ci sono benefici
associati con i vari tipi di attività fisica che comprendono tra gli altri:
allungamento, rilassamento, esercizi a corpo libero, esercizi aerobici,
rafforzamento
iii L’attenzione deve
essere posta su forme di attività fisica semplice e moderata (es. cammino,
balli, salire le scale, nuoto, ciclismo, esercizi sulla sedia etc.)
iv. Componenti
importanti da considerare in un programma di esercizi sono: attività aerobica,
rafforzamento muscolare, flessibilità ed equilibrio
v. Gli esercizi devono
andare incontro ai bisogni ed alle aspettative individuali e di gruppo.
vi Gli esercizi dovrebbero
essere rilassanti e gradevoli. Fateli divertire!
vii Gli esercizi
dovrebbero essere regolari, se possibile giornalieri.
7. RICERCA
Nuove ricerche per la
promozione dell’attività fisica tra le persone anziane sono necessarie. Ciò
implica la presenza di appropriati livelli di finanziamenti. Ricerche di
particolare interesse includono risultati e valutazione degli interventi che
riflettono le differenti dimensioni specificate in queste linee guida.
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